Shabby chic, significato, storia e idee pratiche per riproporlo in casa

Lo stile shabby chic è un genere d’arredo molto in voga e che non stenta a stancarsi. In questo mood il mobilio, i complementi ma anche i tessuti e le decorazioni hanno un’allure retro, ma anche dettagli invecchiati. Pensa ad esempio alle macchie che si formano sui vecchi specchi: queste sono molto shabby chic! Non solo, oggi è anche facile trovare tantissimi accessori di questo stile d è altrettanto facile realizzarne. Scopriamo qui tutto quello che devi sapere sullo shabby chic e su come portarlo in casa tua.

Shabby chic, mobili ideali e come sceglierli

Nello shabby chic i mobili ideali sono ricchi di intarsi, tipici di un’era passata e caratterizzati da un mood polveroso, per così dire. Questo è enfatizzato dalle pitture e dalle decorazioni che vengono utilizzate ad hoc. Per esempio ci sono mobili decapati, trattati in modo da risultare grezzi, o al contrario ri-verniciati con pitture specifiche e chiare, neutre ma molto raffinate. In questo modo anche i complementi più austeri risulteranno luminosi, più freschi, ma comunque romantici e retro. Impossibile rendere shabby chic invece i mobili più attuali, quelli minimali ad esempio, troppo squadrati o semplici, privi di fregi. Potrai però, se hai voglia di lavorare con il fai da te, rivisitarli e apporre pure fregi, boiserie, decorazioni in gesso ad hoc per trasformarli da zero.

Cos’è lo stile shabby chic e origini

Lo stile d’arredo e decorativo definito shabby chic nasce in Gran Bretagna e prende appunto i suoi topic dalle case di campagna d’epoca. Tra gli elementi/dettagli più tipici spiccano i divani chintz sciupati, quelli cioè rivestiti e che si vedono di sovente anche in tantissimi film ambientati in quei periodi storici. Non mancano poi vecchie pitture, carte da parati anche polverose, stinte, rovinate, a contrasto con tende candide, lampadari grandi e scintillanti. Insomma, tutti quei decori tipici delle vecchie dimore di campagna sono ancora presenti nello shabby chic, ma ovviamente hanno tinture più fresche, nuove, tutto deve essere luminoso e candido per lo più. Amatissimi sono i mobili importanti in stile vittoriano, sia classici che rivisitati e resi più shabby possibile. Non solo, l’allure shabby chic si rifà anche ad una vasta gamma di stili di arredamento retro. Per esempio trae dettagli pure da quello nordico, per l’uso dei legni e della luminosità, da quello francese risalente alle dimore e ai castelli tipici della Loira. E, secondo alcuni, lo shabby chic prende spunto pure dallo stile shakers americano dove l’essenzialità delle dimore sembra il vero imperativo. Ma dove nasce il termine shabby chic? Nonostante ci siano correnti un po’ contrastanti, pare sia stato coniato per la prima volta dalla rivista The World of Interiors nel 1980. Oggi lo shabby chic è uno dei generi d’arredo più amati e copiati ed ha preso il sopravvento soprattutto grazie al diffondersi anche dell’upcycling. Questa tecnica permette di trasformare vecchi mobili o complementi in qualcosa di nuovo e, perché no, economico e perfettamente shabby chic.

Topic dello stile shabby chic

Ecco quali sono i topic dello stile shabby chic.

  • I tessuti ideali sono il lino, il cotone, anche provenienti da vecchie epoche, quindi con merletti, volanti, ecc. riamati, all’uncinetto, con trame neutre o decori fiorati mini;
  • le credenze le madie;
  • le vecchie bilance;
  • i cassettoni retro e i bauli a fondo letto;
  • le poltroncine in stile Luigi XVI;
  • i lampadari in cristallo;
  • le cornici e gli specchi lavorati;
  • i vasi e i contenitori in ceramica smaltata bianca o decorata.

Michele

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